Taormina, bella con l’anima

Scritto da Luciana Francesca Rebonato. Postato in Destinazione Italia

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Atmosfera e luce stemperati sulle tele con attenzione ai dettagli, vitalità e profondità psicologica. Questo, in sintesi, il genio pittorico di Antonello da Messina, icona della pittura siciliana del XV secolo. Ed è proprio nel territorio di Messina che spicca Taormina, che sembra uscita da uno dei quadri dell’artista quando si rivela con una luminosità intensa, specchiata dal mare.


Un puzzle di scenari giocati sulle luce e i contrasti che non a caso hanno fatto da sfondo alla consueta edizione del “Taormina Film Fest”, quest'anno giunto alla 62a edizione, un must per i cinefili, uno fra gli eventi cinematografici più attesi dell’estate. Taormina, due ali di farfalla distese sul terrazzo di una rupe a picco sul mare, guarda a nord la costa fino a Messina e a sud il vicino Etna - il più alto vulcano attivo europeo, uno fra i più capricciosi al mondo, ora annoverato nel patrimonio dell’Unesco - mentre i suoi vicoli e le sue piazze si aprono all’improvviso, un saliscendi di scalinate e di scorci mozzafiato.

È fra le star delle destinazioni siciliane, Taormina, ed è così da sempre, una lunga storia che parte dall’antica Ellade e percorre i millenni durante i quali Taormina ha sedotto una schiera di scrittori, artisti, reali e jet set. Internazionale e non. Per viaggiare sulle direttrici della storia e per la vista più spettacolare sulla costa e sull’Etna, a Taormina l’appuntamento è con il suo celeberrimo teatro greco – ascrivibile presumibilmente al III secolo a.C. -, a perfetto ferro di cavallo, sospeso tra cielo e mare, scenario annuale in luglio e agosto di “Taormina Arte”, kermesse di cinema, teatro e musica. La parete di fondo della scena in mattoni presenta al centro una grossa fenditura che lascia vedere, come fosse un perfetto fondale scenico, la splendida baia di Schisò con l’Etna.


Sul promontorio di capo Schisò, che chiude a sud la baia di Giardini Naxos, gli scavi degli anni Sessanta hanno riportato alla luce la più antica colonia calcidese della Sicilia, con mura megalitiche, da visitare passeggiando nel giallo dei limoni. Azzurro vivido, invece, è il colore delle acque che lambiscono la sua celebre spiaggia. Da non perdere è l’isola Bella: minuscola, lussureggiante, riserva naturale del Wwf e in una piccola insenatura dalle acque cristalline, invita gli amanti del mare a praticare snorkelling o a noleggiare una piccola barca e remare intorno a Capo Sant’Andrea.

 Luciana Francesca Rebonato
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