Puglia: due mari e “percorsi blu”

Scritto da Luciana Francesca Rebonato. Postato in Destinazione Italia

OTRANTO puglia-700-350




Tra l’Adriatico e lo Ionio, la Puglia si srotola per oltre ottocento chilometri di coste. Terra tra due mari, la destinazione è costellata da baie che disegnano il litorale adriatico e che si insinuano fra le rocce sul promontorio del Gargano mentre le spiagge sabbiose sono “targate” Otranto.


Scendendo verso il vertiginoso tacco italiano si incontrano alte scogliere che pullulano di grotte come a Castro, con fondali profondi e il mare color cobalto. Siamo sulla costa adriatica del Salento, caratterizzata da ripide pareti di roccia a picco sul mare sul quale si aprono anfratti, fiordi e calette. E’ il mare degli “intenditori” e Castro è il suo epicentro: preistorica e medievale, selvaggia e civilizzata, con la sua scogliera rocciosa dove si arrampicano fichi d’India e mirto, con il castello aragonese che domina dall’alto il borgo disteso sul mare. Un mare cristallino, tutto da scoprire in occasione di immersioni ed è imperdibile la Grotta della Zinzulusa, regina della biodiversità, fra le prime dieci grotte al mondo per l’elevato numero di rare specie presenti, dai gamberetti ciechi a particolari varietà di spugne.

Non meno importante è la Grotta Romanelli, abitata dall’Uomo di Neaderthal circa settantamila anni fa: non è visitabile ma i suoi preziosi reperti possono essere ammirati virtualmente nel castello di Castro o visti di persona nel Museo di Maglie. Dedalo di fiordi e di balaustre naturali che si affacciano al mare a Polignano a Mare, pennellate di azzurro sulla costa barese con falesie alte sino a settanta metri con la roccia trafitta dall’acqua e plasmata dal vento.

Tutta poesia e disegni della natura, la costa adriatica della Puglia, e non è da meno la costa ionica, dove spiccano i “Caraibi di Manduria”: tra le due province di Lecce e Taranto, un angolo di Puglia ancora primordiale, trenta chilometri di dune altissime rivestite di macchia mediterranea, calette incontaminate, acque trasparenti e spiagge bianche o dorate.

  

Il mare caraibico ha il volto di un angelo, quello di Lido degli Angeli anche se è più celebre Porto Cesareo, riserva marina dal 1997. I suoi fondali sono ricchi di reperti archeologici come le colonne romane a pochi chilometri dal litorale, un eden per i sub che possono seguire i “percorsi blu”, escursioni guidate alla scoperta di praterie di poseidonia, formazioni coralline e grotte sommerse. Corbezzolo, timo e lentisco anticipano la trasparenza del mare e di località in straordinaria posizione sul regno di Nettuno come Torre Colimena mentre le dune di Campomarino di Maruggio sfilano sulla costa per cinque chilometri ricche di rarità botaniche come il timo arbustivo e i ginepri marini. Uno scorcio nel quale vi sono – per fortuna – solo sabbia color oro e acque dalle trasparenze del cristallo.

Luciana Francesca Rebonato
Web Content Manager
Tutti i diritti sono riservati

Altri articoli di questa zona che ti possono interessare:
Polignano, proscenio a mare
Tremiti, legenda da leggenda
Salento, esotico italiano
Riserva Naturale Marina Torre Guaceto
Area Naturale Marina Protetta Porto Cesareo









Booking.com

Articoli Correlati