Campania, mille bolle blu
Mare in Campania significa innanzitutto Costiera amalfitana e sorrentina con Amalfi, Positano, Sorrento e Ravello, poi ancora Capo Palinuro nel Cilento e, naturalmente, il tris d’assi di isole Capri, Ischia e Procida. Se gli amanti del mare hanno già letto l’articolo sul Cilento e vogliono scoprire altre seduzioni marinare della Campania non devono fare altro che viaggiare con la mente pensando di percorrere la statale della Costiera Amalfitana.
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E’ la famosa strada statale 163 detta “l’Amalfitana”, sicuramente una delle tratte più intriganti d’Italia, che collega tutti i paesi – appunto - costieri: cinquanta chilometri di curve a gomito a picco sul mare intervallate da località arrampicate sulla roccia che cade a picco sul mare, il tutto in una profusione di oliveti, agrumeti e vigneti.
Iniziamo ora a scoprire le destinazioni: partendo da Salerno mentre si sale verso Ravello è persino possibile sentire le note del Parsifal, visto che Richard Wagner nel 1880 scoprì il parco – il giardino di Klingsor - di Villa Rufolo a Ravello e lo elesse a degna scenografia per la sua opera. Ravello stessa, del resto, è un'unica, grande composizione architettonica frammista a fiori e vegetazione mediterranea.
Tra Salerno e Amalfi è d’obbligo una sosta ai quattro piccoli gioielli della “divina costiera”, Vietri sul Mare, Maiori, Minori e Atrani, più tranquilli e raccolti rispetto a centri di maggiore fama ma ugualmente affascinanti. Vietri sul Mare è famosa per l’artigianato della ceramica mentre Maiori è celebre per le sue estese spiagge, vera rarità fra le ripide scogliere e le piccole spiaggettine appartate della costiera. Pittoresca è anche Minori, in passato prediletta dimora dei patrizi romani – ne è testimone la villa Romana, ascrivibile ai tempi dell’imperatore Augusto -, località cinta dal verde intenso delle colline. Atrani, stretta tra due pareti di roccia, palesa le sue case assiepate intorno al caratteristico campanile della Collegiata - che sorge sopra una rupe protesa sul mare - e dalla sua spiaggia la sera partono le lampare che di notte costellano il mare di mille luci, come in una danza di lucciole.
Ed ecco, infine, Amalfi, la più antica Repubblica marinara italiana: un pizzo bianco di case che digradano verso le onde, un unicum di ville, giardini, torri, palazzi, vicoli. E la sua celebre scalinata che ascende al Duomo. Un’icona dell’arte così come l’arcipelago campano lo è nel panorama del mare italiano a iniziare da Capri: faraglioni, grotte, scogliere ma anche spiagge vellutate e un porto brulicante di pescherecci, aliscafi e yacht. E una grotta, la famosa Grotta azzurra, di straordinario splendore. Se Capri è l’isola della bellezza Ischia vanta il primato del wellness marino: merito del magma che ribollendo nel suo sottosuolo genera prodigiose acque termali, tanto valenti da essere conosciute nel mondo.
I posti migliori per un tuffo in mare? Partendo da Ischia porto e procedendo in senso antiorario ci si imbatte in un susseguirsi di spiagge sabbiose alternate a scogli, per esempio la spiaggia degli Inglesi, la spiaggia della Marina, Bagnitelli, la baia di San Montano e la Marina dei Maronti.
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Sulla via di ritorno da Ischia tappa obbligata è Procida, squisitamente mediterranea, un vero e proprio mare di tranquillità, uno scrigno di quattro chilometri quadrati bordato da un mare limpido. La costa si snoda per una quindicina di chilometri ed è punteggiata da insenature, spiagge e villaggi di pescatori. Da non perdere l’isolotto di Vivara – sotto la giurisdizione amministrativa di Procida -, una riserva naturale statale, il cui litorale è compreso nell’Area Marina Protetta “Regno di Nettuno”. Mare da leggenda anche nel Cilento con Capo Palinuro, ma questo è tutt’un altro articolo…
Luciana Francesca Rebonato
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