Veneto, diporto di acque
Oltre Venezia, sette località a tutto mare con spiagge ottimamente attrezzate che lambiscono l’alto Adriatico e promettono un carosello di divertimento, attività sportive acquatiche e “on the beach”. Il tutto a pochi chilometri di distanza dalle più famose città d’arte della regione.
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I nomi delle destinazioni? Bibione, Eraclea Mare, Caorle, Jesolo, Cavallino-Treporti, Sottomarina, Rosolina Mare. E se proprio non si volesse prescindere da Venezia ecco anche il Lido di Venezia, che porta a otto il pool di destinazioni marine venete di cui ben sei quest’anno estate 2013 - si sono aggiudicate la contesissima bandiera blu: Bibione, Caorle, Eraclea Mare, Jesolo, Cavallino-Treporti e Lido di Venezia.
Un esagono veneziano d’autore che inizia con Bibione, spiaggia faraonica in termini di dimensioni - limitrofa a una pineta - e articolata in tre nuclei, Bibione Spiaggia, Lido del Sole e Bibione Pineta. Per coloro che arrivano dal mare, il riferimento è Porto Baseleghe, la Marina di Bibione - collegata al mare da un canale lungo 600 metri, regolarmente segnalato da bricole e con un pescaggio di 4 metri in medio mare – la cui darsena, ampia 800 metri, palesa 8 pontili e 2 banchine per 400 posti barca circa. Proseguendo sulla litoranea e scendendo verso sud ecco Caorle, con lo skyline delineato dal suo campanile cilindrico del 1.100. Si narra che le scorrerie di Attila indussero le popolazioni locali a rifugiarsi sul suo litorale, creando un fiorente borgo di pescatori. Sono passati suppergiù mille anni e Caorle è rimasta fedele al suo passato di “epicentro marino” – vanta due darsene, Porto Santa Margherita, in grado di accogliere sino a 800 imbarcazioni, e Duna Verde, a breve distanza dal centro storico - e offre anche oltre quindici chilometri di litorale con sabbia finissima e bianca, mentre colori pastello contraddistinguono le case variopinte che punteggiano piccole calli e assolati campielli.
Oro, blu, verde e rosa sono invece i colori di Eraclea Mare: le dune del litorale sono ammantate da tamerici che creano pennellate cromatiche date dal rosa delle infiorescenze che si stagliano nell’oro della sabbia e nel verde della vegetazione che si tuffa nel blu del mare. Si arriva quindi a Lido di Jesolo con i suoi tre centri turistici - il Centro, il Faro e la Pineta -, che cavalca l’onda del turismo leisure da decenni, con cinque darsene e quasi duemila tra negozi e locali pubblici. Questo corollario gravita intorno alla principale risorsa dell’ex caposaldo della resistenza bizantina all’invasione dei longobardi, il mare. Da cui Jesolo prontamente pesca numerose proposte per sé e per i suoi ospiti e che vedono essenzialmente un adrenalico comune denominatore, lo sport: un’offerta con un nutrito calendario di eventi per ogni stagione e che dispiega le vele in primavera con le regate veliche, prosegue con il campionato mondiale di Off Shore e culmina con il Big Game Tuna. Una manifestazione, quest’ultima, da vivere a seconda delle inclinazioni, da spettatori privilegiati o da protagonisti, in questo caso partecipando alla pesca dei tonni che risalgono la costa. E proprio confinante con il Lido di Jesolo è Cavallino-Treporti, località che regala scenari sempre nuovi a seconda dell’incontro e della fusione tra mare e laguna: le darsene, i fari, il litorale sabbioso, l’esuberante pineta, la foce del Sile, e le “peocere”, i vivai di cozze. Un mondo da scoprire perlopiù in barca, cambiando frequentemente inquadratura che scatta istantanee di valli da pesca e barene perfetti per il birdwatching.
Un silenzio interrotto dal volo dei gabbiani e poco distante dal fascino eterno di Venezia e del suo Lido, ultima delle sei bandiere blu della regione e che a settembre di ogni anno ospita la Mostra Internazionale del Cinema: dodici chilometri di spiaggia dorata di risonanza mondiale che affonda le sue radici nei decenni della Belle Epoque. Il Lido di Venezia è uno scrigno di preziosi e vanta, oltre all’antico monastero di San Nicolò, il borgo di Malomocco, un susseguirsi di calli, campielli e case addossate le une alle altre.
Non mancano “L'oasi delle dune degli Alberoni” – protetta dal WWF dal 1997– e, naturalmente, la laguna. Agli amanti del mare con bambini il Veneto punta i riflettori su Sottomarina: sabbia finissima e un mare che pullula di anemoni e spugne mentre le rocce brulicano di crostacei, piccoli paguri e scorfani. Rosolina Mare si trova nel Parco del Delta del Po, una magia di acque e di terra, un litorale sabbioso con pineta e un bosco di piante mediterranee. Una destinazione da conoscere per assaporarne gli aspetti diurni e solari e poi quelli notturni, nebulosi e lunari, ai confini della… laguna.
A proposito della quale non si può dimenticare, infine, una destinazione di mare veneta e che non è la “classica” meta balneare. E’ Chioggia: con un fitto dedalo di calli e canali che originano una particolarissima struttura urbana a lisca di pesce, Chioggia è essenzialmente laguna, valli da pesca e “casoni”. L’attrattiva culturale di Chioggia si gioca anche sul fronte dei naturalisti chioggiotti – fine Settecento – che ebbero come filo conduttore la rappresentazione della vita dei pescatori e dell’ambiente lagunare con significativi esponenti quali Naccari, Bottari e Nardo le cui tele sono esposte al Museo Civico della Laguna Sud. Interessante la sezione galleggiante con i bragozzi, le imbarcazioni da pesca autoctone dalle vele cromaticamente vivaci: le creazioni in miniatura nelle botteghe artigiane allettano gli amanti del mare che sono, al contempo, collezionisti.
Luciana Francesca Rebonato
Web Content Manager
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