Sudafrica, epicentro emozionale
Un mosaico di contrasti, un caleidoscopio di suggestioni naturali, una continua, sorprendente attrattiva degli opposti. E’ il Sudafrica: sconfinate praterie, lunghi nastri di strade del vino che si intrecciano a piantagioni di colture, parchi nazionali e riserve faunistiche, verticalità di montagne e pareti a strapiombo ammantate da un velluto erboso. E nella cuspide meridionale del continente, falesie e baie sabbiose, mentre nel gioco di onde catturano l’attenzione balene australi, megattere, belenottere di Bryde, delfini e squali.
Un continuo gioco di sponde, un epicentro sensoriale, una destinazione nella quale il libro del tempo è sfogliato dal vento e il richiamo della natura con la sua intrigante biodiversità – la terza al mondo per varietà e importanza – diventa il fil rouge di tutte le coordinate per un mare d’autore.
A iniziare dalla provincia di Cape Town, un migliaio di chilometri di coste e una scenografia spettacolare in tutte le spiagge: da quelle “trendy” di Clifton e Camps Bay – da non perdere nelle vicinanze Llandudno, vero paradiso per i surfisti -, a quelle lambite dalle acque più calde di False Bay, fra le quali spicca la gettonatissima Muizenberg.
Quando il vento soffia con forza a Cape Town – e lo fa, provare per credere -, è preferibile partire alla scoperta della Penisola del Capo, lasciando alle spalle un’impareggiabile vista sulla Table Mountain, la montagna che cinge Cape Town. Sulla costa occidentale della Penisola del Capo e verso sud si trova la cittadina di pescatori di Hout Bay, dalla quale salpare con la barca alla volta di Duiker Island, per emozionarsi con grandi colonie di foche.
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Proseguendo ancora si arriva al Capo di Buona Speranza e a Cape Point, straordinario punto panoramico ma non il più estremo. Il primato, infatti, spetta a Capo Agulhas, dove le fresche acque dell’Oceano Atlantico si stemperano con quelle calde dell’Oceano Indiano. In questo spaccato sudafricano si trovano spiagge da surf e località “a tutto mare”: da Muizenberg - nota già in epoca vittoriana - a Simon’s Town, famosa per la colonia di pinguini “jackass” che popola la spiaggia di Boulders Beach. Intrigante è la Cape West Coast, con i suoi villaggi di pescatori e le grandi spiagge deserte, il rifugio perfetto per gli amanti del mare che vogliono una simbiosi totale con la natura: ben 270 chilometri di costa che da Cape Town si dirigono verso nord, toccano 44 località - da Darling a Bitterfontein - e includono quadri naturali spettacolari come la 16 Mile Beach di Yzerfontein. La 16 Mile Beach è il più lungo e ininterrotto tratto di litorale sudafricano, ben – appunto - 16 miglia, un nastro di costa perfetto per una corsa a cavallo sulla spiaggia, per dedicarsi alla pesca, al whale watching, al kayak e a tutto quello che il mare suggerisce. Consigliabile è il percorso che muove da un villaggio di pescatori all’altro, un itinerario marino, paesaggistico e “gustoso”: l’area, infatti, è celebre per il suo trionfo di gamberi, cozze e ostriche.
Avventure garantite anche lungo la costa orientale sudafricana e nel Kwazulu-Natal - provincia affacciata sull’Oceano Indiano – nel quale sbizzarrirsi con surf, diving, snorkeling ed escursioni in barca. La sua capitale, Durban, è meno affollata rispetto ad altre province e proprio per questo i fondali incontaminati a nord di Durban sono il sogno dei sub. A nord di Durban, inoltre, si snoda la Costa dei Delfini, nella quale avvistare i mammiferi nuotare in libertà. Le maestose balene australi, invece, sono da ammirare a Hermanus - così come lungo la Garden Route e la Wild Coast – e per l’avvistamento si può anche non uscire in barca: la cittadina di Hermanus, affacciata sulla Walker Bay – tra Cape Town e Cape Agulhas - è considerata la migliore postazione a terra di tutto il mondo per il whale watching e non a caso a Hermanus ogni anno a settembre si festeggia l’arrivo delle balene con l’Hermanus Whale Festival.
Per vedere questi giganti dell’oceano si suggeriscono anche Plettenberg Bay, Algoa Bay e la Wild Coast, Strandfontein, Lambert's Bay, Elands Bay, St Helena, Saldanha e Ysterfontein, a nord di Cape Town. Ottimi avvistamenti si possono fare anche lungo la penisola del Capo – nella punta più a sud i cetacei giocano con i piccoli e non è raro vedere anche una cinquantina di esemplari alla volta - e lungo la costa sud di Cape Agulhas.
Dall’avvistamento si passa al diving. Il Sudafrica è considerato fra le migliori destinazioni al mondo, in particolare la costa a sud del Paese grazie alla sua combinazione di scogli, relitti, pesci e diverse specie di squali e che vivono nelle sue acque. Già, squali. Se gli amanti del mare sono alla ricerca di immersioni da brivido, il Sudafrica è la meta perfetta per trovarsi “a tu per tu” con uno squalo bianco. Ad alcuni può sembrare un incubo, a molti piace da impazzire, in ogni caso è un’esperienza – diffusissima nella destinazione - sorprendente, se la si vive in totale sicurezza come in diverse località del Sudafrica, da Gansbaai fino a Mossel Bay lungo la Garden Route, dove è possibile osservare il grande predatore protetti da una “gabbia ad immersione” e con l’ausilio di esperti.
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E se Gaansbai è il regno dello squalo bianco, le immersioni in Sudafrica includono anche altri celebri siti come Aliwal Shoal e Protea Banks, a sud di Durban nella provincia del KwaZulu-Natal, due località molto apprezzate dai sub, principianti ed esperti. Aliwal Shoal è caratterizzata da una duna di sabbia lunga un chilometro e mezzo, larga un chilometro e profonda 37 metri, composta da coralli e spugne di mare. Due relitti - il piroscafo britannico Nebo e la petroliera norvegese Produce - giacciono a 30 metri sul fondo dell’oceano, attirando una grande varietà di pesci di barriera e miriadi di salmone. Gli indiscussi protagonisti di Aliwal Shoal, però, sono gli squali toro, che migrano lungo la costa verso nord tra luglio e novembre. Non è da meno Protea Banks - un po’ più a sud lungo la costa -, altrettanto rinomata per la presenza di diverse specie di squali come lo squalo tigre, lo squalo martello e lo squalo da scogliera.
Luciana Francesca Rebonato
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