Repubblica Dominicana: non solo Santo Domingo

Scritto da Luciana Francesca Rebonato. Postato in Destinazione Mondo

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Difficile dire se sia il turchese del mare o l’abbagliante bianco della sabbia, la magia del Caribe o la musica che sembra ritmare ogni passo, la contagiosa allegria della gente o le imponenti vestigia della storia.


E’ la Repubblica Dominicana, 1.600 chilometri di spiagge lambite dal Mar dei Caraibi e dall’Oceano Atlantico, e una volta scoperta questa destinazione è difficile, al rientro, allontanare la voglia di ritornarci. E desiderare di essere a Cabarete, per esempio, nella provincia di Puerto Plata  - sulla costa settentrionale -, un’incredibile calamita per gli amanti di surf, kitesurf, windsurf e sup - stand up paddle surfing -, poker d’assi di sport acquatici protagonisti qui ogni anno e a febbraio in occasione del “Master of the Ocean”: una “cinque giorni” durante i quali si sfidano in questi sport atleti provenienti da tutto il mondo.
Cabarete è considerata una delle migliori mete della Repubblica Dominicana per sbizzarrirsi con tutti gli sport all’insegna di Nettuno grazie a una baia protetta e a un vento perfetto che giunge da est, oscilla tra i 15 e i 25 nodi e genera una spumeggiante varietà di onde.

Puerto Plata, incastonata tra l’oceano Atlantico e le montagne della Cordillera settentrionale, è anche la provincia nella quale trovare i resti del primo insediamento europeo nelle Americhe: è a La Isabella che le tre caravelle di Cristoforo Colombo attraccarono nel 1492. Sempre nella provincia di Puerto Plata c’è una star, la spettacolare Cayo Arena: un atollo di soffice sabbia bianca, attorniato dal mare e dalle sue onde che si rincorrono in tutte le gamme cromatiche del blu e del verde. Questo tesoro naturale è l’unico atollo del Paese caratterizzato dalla presenza di una barriera corallina situata nel bel mezzo dell’oceano, con un deposito di sabbia al suo centro che la rende ideale per escursioni e snorkeling.

Sulla costa nord-orientale della Repubblica Dominicana spicca la penisola di Samanà – perfetta per immergersi vicino ad alte scogliere e riserve marine - e La Terrenas è molto gettonata dagli amanti del mare: chilometri di spiaggia bianchissima e mare che sembra cristallo liquido. Da non perdere il Santuario delle megattere e, da febbraio a metà marzo, la “stagione  delle balene”: ogni anno giungono nella baia di Samanà centinaia di balene per riprodursi in acque calde.


Sulla costa orientale della Repubblica Dominicana si snodano spiagge da eden - da non perdere quelle di Bávaro, Boca de Yuma, Cabeza de Toro e Uvero Alto - con Punta Cana che a ritmo di bachata e merengue spicca come un’incontrastata regina e seduce con le sue lunghissime e scenografiche spiagge. Nello spaccato sud occidentale della Repubblica Dominicana incantano e invitano gli amanti del mare le regioni di Barahona, Bahoruco e Pedernales: presentano il maggior grado di biodiversità della destinazione e garantiscono spiagge memorabili fra le quali San Rafael, Paraíso e Los Patos. Altrettanto spettacolare è Las Salinas, seguita a ruota da Derrumbao e Los Corbanitos, nove chilometri di spiaggia affacciata su onde – infatti – da cartolina. 

E Santo Domingo? Cosmopolita, è la più antica città del nuovo mondo e vanta un centro storico da Unesco. A Santo Domingo i subacquei sono di casa presso La Caleta, il parco nazionale sottomarino che presenta una topografia irregolare su tre terrazze ben distinte da esplorare.


Luciana Francesca Rebonato
Web Content Manager
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