God save… the British Virgin Islands

Scritto da Luciana Francesca Rebonato. Postato in Destinazione Mondo

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Mare e vela. Due sinonimi delle British Virgin Islands, arcipelago di circa sessanta isole nel mar delle Antille, territorio d'oltremare del Regno Unito collocato nel più estremo punto orientale del mar dei Caraibi. I venti costanti, gli approdi sicuri, i numerosi e ben protetti ancoraggi e la vicinanza fra le isole - che consente la navigazione “a vista” - sono solo alcune delle caratteristiche che rendono l’arcipelago la mecca dei velisti.


Sedici sono le isole abitate, di cui quattro le principali: Tortola – con la capitale Road Town -, Anegada, Virgin Gorda e Jost Van Dyke. Acque d’autore, quelle delle British Virgin Islands, scenario di importanti competizioni ed eventi velici fra i quali la BVI Spring Regatta & Sailing Festival, in calendario tra il 31 marzo e il 6 aprile 2014, con la partecipazione di equipaggi provenienti da tutto il mondo.
Acque cristalline e fondali tutti da esplorare, alle British Virgin Islands, che celano antiche vette sommerse, lussureggianti giardini di corallo e misteriosi relitti. Tutt’intorno, baie e insenature accarezzate dagli alisei e sbuffi di sabbia fine come borotalco, come quella di Long Bay, un miglio di spiaggia a Tortola – l’isola più grande delle British Virgin Islands -, definita dal Caribbean Journal come una delle spiagge più belle dei Caraibi, e non è da meno Cane Garden Bay Beach, lunga spiaggia di sabbia bianchissima a forma di mezzaluna sulla costa occidentale di Tortola. I surfisti conoscono bene Apple Bay - nota fra i locali con il nome di Capoons Bay -, una sottile striscia di sabbia prospiciente le onde: i riflettori si accendono particolarmente su Apple Bay durante i mesi invernali, quando la spiaggia è battuta da onde alte fino a due metri.

Sul litorale sud-occidentale dell’isola Virgin Gorda, invece, spicca The Baths National Park, uno dei siti più scenografici delle BVI con imponenti massi morenici disseminati lungo la spiaggia che racchiudono un sistema di grotte e piscine naturali di acque color smeraldo, il non plus ultra per lo snorkeling. L’area protetta include inoltre Devil’s Bay, che può essere raggiunta da The Baths anche via terra.
Sulla punta orientale dell’isola, invece, si trova North Sound, oasi per gli sport acquatici con gli isolotti che lo contornano - Mosquito Island, Prickly Pear Island, Necker Island e Eustatia - che rendono la baia particolarmente protetta. Ancora sabbia bianca a Savannah Bay, spiaggia famosa per le sue conchiglie iridescenti e anche per la sua scenografia, particolarmente d’effetto al tramonto.

Dal romanticismo ai pirati il passo è breve, alle British Virgin Islands – basti dire che Robert Louis Stevenson vi ha ambientato “L’isola del tesoro” -, soprattutto a Jost van Dyke, isola che deve il suo nome al leggendario pirata olandese che la volle come base delle sue scorrerie nel XVII secolo. E l’isola, di dieci chilometri quadrati, affascina per la sua intatta atmosfera del passato. Tre le baie da non perdere: Great Harbour, Little Harbour – con lagune tranquille - e White Bay -, quest’ultima bordata da una distesa di sabbia bianca e raggiungibile attraverso un canale che taglia la barriera corallina e quindi è più esposta alle correnti. Una piscina naturale è Bubble Pool, nella quale immergersi per osservare le onde che si infrangono sui massi che la cingono e le infinite piccole bolle di acqua che si formano.

Gli appassionati di sailing e di antico non possono perdersi la Foxy’s Wooden Boat Regatta – in scaletta a maggio – per la quale maestose barche, rigorosamente in legno, sfilano nelle limpide acque di Jost Van Dyke. “Sommersa”, invece, è l’appellativo spagnolo dell’isola Anegada, così chiamata perché il suo punto più alto raggiunge… gli otto metri! Unico atollo corallino delle British Virgin Islands, Anegada è destinazione ambìta dai sub per i suoi fondali, un mondo sommerso con un’infinità di galeoni spagnoli: difficile da avvistare nei secoli scorsi, il reef di Anegada ha provocato in passato nientemeno che trecento naufragi, le cui navi sono ora dimora prediletta di variegate specie ittiche. Sulla cresta dell’onda, invece, adrenalina con il kite, visto che Anegada vanta siti ideali per praticare questo sport: Pomata Point, Loblolly Bay, Anegada Reef e, per chi voglia sfidare in velocità squali e tartarughe, anche Windlass Bright.
Ai neofiti, invece, si consiglia la baia Cows wreck oppure, cambiando isola, la laguna di Virgin Gorda che presenta diversi punti perfetti per iniziare a entrare in confidenza con il kite, le onde e il vento. Ma quando soffiano i venti migliori alle British Virgin Islands? Da metà dicembre sino a fine marzo e poi ancora da maggio a luglio.


Luciana Francesca Rebonato
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