Brasile, oceano e samba

Scritto da Luciana Francesca Rebonato. Postato in Destinazione Mondo

brasile-700-350





Dalla sfrenata passione per il carnevale, il samba e il calcio – ciliegina sulla torta, nel 2014 il Paese è scenario dei Mondiali di calcio! - all’immensa distesa dell’Amazzonia passando per le cascate di Rio Iguaçu e i santuari della vita marina intorno alle isole Abrolhos e Fernando de Noronha: il Brasile è una destinazione nella quale – quasi – tutto assume proporzioni ciclopiche.


E titanico è il magnetismo seduttivo delle spiagge brasiliane, Copacabana in primis, il comune denominatore di Rio e probabilmente il litorale più famoso al mondo: quattro chilometri che si distendono al sole con Ipanema che spicca per esclusività. Ed è in ottima compagnia, perché lungo gli oltre 8.000 chilometri di costa brasiliana sono incastonate lunghissime spiagge e lagune bordate dalla “Mata Atlantica”, imponenti dune costiere e scenografiche falesie dove le acque dell’Oceano Atlantico arrivano intiepidite dal sole tropicale. 

Molte sono famose, altre meno, come la Costa do Descobrimento, un libro aperto sull’alba della storia brasiliana: all’inizio del Cinquecento questo angolo del litorale bahiano fu scelto dai portoghesi come attracco sicuro per le loro navi, tant’è che la città più importante porta ancora oggi il nome di Porto Seguro. Le spiagge sono protette dalle barriere coralline del litorale – per esempio Praia da Ponta Grande, Praia de Taperapuà e Praia de Itacimirim – e sono sinonimo di assoluto relax. Proverbiale fama, invece, per Praia do Rosa, tanto da essere annoverata dall’Unesco nel “Club delle più belle baie al mondo”: i surfisti la amano per le sue onde, i naturalisti la ammirano – la spiaggia è a forma di mezzaluna, cinta da colline ammantate da un’esuberante vegetazione – e i navigatori non se la lasciano sfuggire.

Non è da meno Jericoacoara – stato del Cearà – con il suo caratteristico enorme arco roccioso che unisce le dune al mare dalle cromie turchesi e smeraldo, spumeggiante nelle sue onde perenni che attirano come una calamita i surfisti di tutto il mondo, che non si perdono nemmeno Praia Quatro Ilhas  - nello stato di Santa Catarina – il cui nome trae origine dalle quattro isolette che la fronteggiano. Sono Arvoredo, Deserta, Galés e Macaco e costituiscono la Riserva Biologica Marina di Arvoredo, uno fra i più intriganti punti di immersione brasiliani. 

Ventuno, invece, sono le isole dell’arcipelago di Fernando de Noronha, nello stato di Pernambuco: tutte insieme formano un Parco marino nazionale, la maggiore conferisce il nome all'intero arcipelago e rappresenta uno dei siti di immersione - tra i 25 e i 40 metri di profondità - più famosi del Brasile, oltre a tenere alto l’onore nazionale delle spiagge con la sua Baía do Rancho, un anfiteatro di falesie aperto su una spiaggia a emiciclo. 

Spettacolari anche le spiagge della mondana Trancoso – stato di Bahia -, con Praia do Espelho e Caraíva a sud mentre più vicine a Troncoso sono Nativos e Coqueiros. Sempre nello stato di Bahia è imperdibile Praia Pitinga con un mare da eden, così come Fortaleza e tutto lo spaccato nordorientale brasiliano, un migliaio di chilometri di litorale e siti incontaminati tra Fortaleza e Maceió. 
Last but not least, spiccano Praia da Pipa - costa di Rio Grande do Norte, una decina di chilometri di sabbia dorata, scogliere, palme da cocco e un mare che non è mai freddo – e Morro de Sao Paulo, destinazione situata sull'isola di Tinharé: mare cristallino e spiagge scenografiche. Da raggiungere rigorosamente senza macchina: le auto, qui, sono vietate. Per fortuna.


Luciana Francesca Rebonato
Web Content Manager
Tutti i diritti sono riservati

 









Booking.com


Articoli Correlati