Alla volta di Malta
Si declina al singolare ma è composto da una pluralità di isole: è l’arcipelago di Malta, un enclave nel cuore del Mediterraneo, un passaggio obbligato tra Europa e Africa con tre isole principali, Malta, Gozo e Comino. Un composito mosaico di culture, un arcipelago con infinite chiavi di lettura che attraversa settemila anni di storia e dalla notte dei templi megalitici giunge alla mondanità dei locali di St Julian’s passando per i Cavalieri dell’Ordine di San Giovanni.
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Il mare, nel frattempo, custodisce l’eredità del tempo con grotte, relitti e fondali da esplorare. Un’ideale top ten di immersioni vede a Malta Tugboat Rozi - relitto nel Porto Grande di Valletta -, Marfa Point - grotte, scogliere e tunnel da 15 a 20 metri di profondità -, Cirkewwa Arch - pareti sotterranee e un arco imponente da oltrepassare -, le Isole di San Paolo - pareti di scogliera che si tuffano a picco nel mare raggiungendo la profondità di 34 metri -, Hms Maori - nella baia presso di Forte Sant’Elmo, il relitto di un HMS Maori affondato nel 1942 e a circa 15 metri di profondità -, Carolita Barge - nel porto di Marsamxett, un vascello affondato nel 1942 – e Anchor Bay, bellissimi passaggi e paesaggi fra le grotte.A Gozo via libera alla scoperta di Xlendi Caves - grotte in acque poco profonde, perfette per principianti -, Xlendi Reef - flora e fauna marina al top – e Fungus Rock, un must per gli amanti di fotografia subacquea.
Da Nettuno si passa alla terraferma e il primo stop è La Valletta, capitale maltese, descritta dall’Unesco come “una delle zone con la più alta concentrazione di tesori storici al mondo”. Scolpita nella pietra che riflette la luce di un passato illustre, Valletta profonde secoli di fascino nel suo reticolo di strade e tesori naturalistici nei suoi abissi.
Grande solo un terzo rispetto a Malta ma con un territorio più verde, più selvaggio, più segnato dalle valli dei wied che a raggiera scendono a mare è l’isola di Gozo, ricca di un entroterra costellato da piccoli borghi nei quali si rincorrono fragranze mediterranee altrove dimenticate. Sulla costa, scogliere deserte e distese di sabbia anticipano fondali trasparenti che attendono gli appassionati di diving e di sport acquatici. Nel mare nostrum dei must non possono mancare le saline che punteggiano la baia di Xwejni, tagliate nella roccia calcarea e con labirinti curiosi e spettacolari, i templi megalitici di Ggantija, complesso fra i meglio conservati dell’arcipelago e ascrivibile al 4.000-3.000 a.C., la baia di Dwejra - dal cristallino bacino interno che comunica con il mare esterno - e la Finestra Azzurra, un arco di roccia collegato alla terraferma. Sull’altro versante dell’isola, a strapiombo su Ramla I-Hamra - la più bella spiaggia di Gozo e tutta di sabbia rossa –, si trova la grotta di Calypso, identificata come la cavità nella quale Ulisse visse per sette anni, attorniata da carrubi, piante di capperi e fichi d’india. La natura dà spettacolo anche nei pressi di Sannat, dove l’altipiano di Ta’ Cenc si getta nel mare con alte falesie di 150 metri e dove si trova l’antico enigma dei Cart Ruts, le carreggiate preistoriche scavate nella pietra che attraversano l’altipiano. La località celebre di Gozo è Victoria, situata su un’altura dalla quale lo sguardo può spaziare a trecentosessanta gradi sull’intero territorio.
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Incuneata tra Malta e Gozo è l’isola di Comino, riserva naturale. Minuscola, lunga poco più di due chilometri e larga circa millecinquecento metri, l’isola, che deve il suo nome al finocchio selvatico - kemmuna in maltese -, avvince per la sua bellezza aspra con una natura incontaminata e acque cristalline che celano spettacolari fondali. Il loro apogeo si trova nel lato occidentale di Comino, quando l’isola forma con la più piccola isoletta di Cominotto uno stretto canale denominato Bejn il-kmiemen ma conosciuto come Laguna Blu, un trionfo di acque color turchese con arabeschi di roccia che si stagliano nei labirinti pelagici. Si tratta del miglior sito all’insegna dello snorkelling e può diventare anche il punto di partenza ideale per raggiungere a nuoto la piccolissima Cominotto, orlata da un nastro di sabbia.
Luciana Francesca Rebonato
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