Hvar, lavanda e salsedine
Viola, argento e blu sono i colori di Hvar (Lesina, in italiano), isola ruvida e sensuale, rinomata per le sue piante, in particolare la lavanda, che ne ammanta la superficie sprigionando una fragranza intensa e pungente, un concentrato di mare, di terra e di sole. Non a caso si dice che Hvar sia la più soleggiata fra le isole croate ma sarebbe un peccato limitare al binomio “sole e mare” i plus della destinazione, composta anche da un ricco patrimonio culturale e artistico.
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L’imponente arsenale, per esempio, realizzato a cavallo del Seicento - con un grande arco aperto verso il mare -, che ospita uno dei più antichi teatri europei e una galleria d’arte contemporanea croata.
Come raggiungere l’isola? A Hvar si arriva direttamente dall’Italia in nave o, se si è già in Croazia, ci si può imbarcare a Split (Spalato), culla della bellezza eterna concentrata nel palazzo di Diocleziano, salvaguardato dall’Unesco, una delle rovine romane più solenni al mondo. Le rotte per giungere a Hvar da Spalato sono affidate a traghetti e aliscafi che solcando le acque conducono gli amanti del mare all’isola di cui subito si scorgono, arrivando dalle acque, le fortificazioni e i resti di mura merlate che si alzano sulla collina e sembrano vegliare la vita del porto. Dall’omonimo capoluogo – Hvar, quindi -, la strada principale conduce, in una ventina di minuti, a Stari Grad, la località più antica dell’isola, nella quale la vita si snoda tra il mare e un intricato dedalo di strette viuzze che celano importanti vestigia del passato. Fra queste spiccano un quattrocentesco monastero domenicano custode nel tempo di un dipinto di Jacopo Tintoretto. A est di Stari Grad, superati i vigneti che producono il pregiato nonché rosso paladino di Bacco “Plavac”, si arriva a Vrboska, borgo di pescatori posto sulle due rive di una stretta insenatura, collegate fra loro da ponticelli in sassi.
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Un’isola dalle numerose sfaccettature e dal passato illustre, Hvar, al centro di rotte nautiche: qui il Mediterraneo vanta acque incontaminate ed è scenario perfetto per tutte le attività consacrate a Nettuno, vela in primis: annualmente, infatti, si svolge la Regata Natalizia, disputa internazionale che alla fine dell’anno – e da una trentina di anni - intriga i migliori velisti europei. Al largo di Hvar si trovano le Pakleni Otoci, ambasciatrici del più limpido mare croato, un arcipelago di isole per la maggior parte disabitate, con un susseguirsi di insenature sovrastate da una macchia mediterranea che trionfa specchiandosi negli abissi: un trionfo, per le immersioni e la pesca subacquea. Il centro più importante è Palmižana che vanta, nel contesto della nautica, l’Aci marina Palmižana, nella baia nord-orientale dell’isola di San Clemente, una marina fra le più riparate dell’Adriatico.
Luciana Francesca Rebonato
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