Grecia, dove osano gli dei
Creta, Rodi, Mykonos e Santorini: un poker d’assi di destinazioni nella mitica Ellade, un compendio di sole e di mare all’ombra delle leggende, della storia e della letteratura.
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Creta è un vero e proprio elisir ellenico e delle isole greche è la più grande, la più meridionale e presenta tutti gli ingredienti della seduzione: il mare, naturalmente, poi le case dai muri a calce che stampano il loro profilo nel blu cobalto del cielo. Non mancano i rilievi montuosi, che dividono l’isola in quattro spaccati indipendenti e con un’unica capitale, Iraklion, scrigno di un Museo Archeologico con tesori della civiltà minoica mentre a Knosso si trovano il palazzo di Minosse e il suo celebre labirinto dove, secondo la mitologia, fu rinchiuso il Minotauro. Una moltitudine di testimonianze storiche, quella cretese, data anche dal patrimonio ottomano e veneziano di Chania e dalle prodigiose fortezze di Rethymno anche se Creta è anche e soprattutto baie lambite dalle limpide acque del Mar Egeo e del Mar Libico: per itinerari all’insegna di Nettuno meritano le spiagge di Elafonissi – con la sua sabbia rosata - e di Falasarna – a occidente dell’isola – seguite a ruota, nello spicchio meridionale, da Loutrò, Plakias, Preveli e Matala. Nella punta nord-orientale, invece, si trova l’esotica Vai: sabbia dorata, mare cristallino e oltre cinquemila palme. Da non perdere sono le caraibiche spiagge delle vicine isolette Chrissì, Gramvoussa e Gavdos, la piana di Lassithi costellata da mulini a vento e la gola delle farfalle.
Nel sole e nel vento è anche l’isola di Rodi, che affiora dalle acque disseminate lungo le coste turche dove si trovano le isole del Dodecanneso, cui appartiene. È un vero museo a cielo aperto annoverato nel patrimonio dell’Unesco: all’interno delle imponenti mura che circondano la città vecchia - erette dai cavalieri di San Giovanni - emerge il passato plurietnico della località famosa anche per gli antichi mulini a vento che si affacciano sulle acque. A nord della città fortificata si trova il porticciolo di Mandraki dove, secondo la tradizione e in onore del dio Helios, fu eretto il colosso di Rodi, una delle sette meraviglie del mondo antico. Alla bellezza eterna del passato si contrappone quella naturalistica: l’assolata isola di Rodi è famosa per le lunghe spiagge sabbiose e per la miriade di minuscole calette, ognuna con una sua particolare attrattiva. Da non perdere per la loro sabbia finissima sono Falirakì e Kallithea, Kalathos e Kiotari mentre per una full immersion nel relax la meta è Lindos, uno dei luoghi più suggestivi dell'Egeo, a circa 50 chilometri da Rodi, sovrastata da una millenaria acropoli sulla cima di una rupe scoscesa.
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Al centro del Mar Egeo affiorano dalle acque le isole Cicladi, un arcipelago che deve il suo nome alla disposizione intorno a Delo, patrimonio dell’Unesco. Effervescente, mondana e modaiola è senz’altro Mykonos, con le sue basse colline rocciose, le spiagge di sabbia finissima e un evidente contrasto tra il bianco delle abitazioni e il blu intenso delle cupole delle chiese e del mare. Un’isola dalle numerose sfaccettature, Mykons, e con altrettante spiagge, ognuna delle quali con una propria “personalità” e “target”. Alcuni nomi? Aghios Sostis, Panormos e Kalo Lividi.
Spettacolare è Santorini, dal paesaggio suggestivo modellato nei secoli dalle eruzioni vulcaniche, con rocce - a strapiombo sulle acque - in cima alle quali sono appollaiate le tipiche, candide case che sembrano pronte per tuffarsi in mare. Un mare “mitico”, nel quale gli appassionati di immersioni appagano curiosità e stupore: un mondo sottomarino, quello di Santorini, con circa quaranta siti per immergersi nella meraviglia pelagica.
Luciana Francesca Rebonato
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