Corsica, selvaggia per natura
Indomita, sferzata dal vento, scandita da calette deserte, spiagge sabbiose e falesie granitiche, animata da una natura che non conosce mezze misure e accarezzata dal mare. E’ la Corsica, così vicina alla Sardegna se non fosse per le Bocche di Bonifacio, quel breve tratto di mare che le distanzia e che la gente di mare conosce bene per le forti correnti. Ma se queste acque da una parte dividono, dall’altra uniscono: nel 2012, infatti, è stato istituito il Parco Marino Internazionale delle Bocche di Bonifacio, che vede una brillante sinergia tra Francia e Italia.
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I fremiti nelle onde che conducono alla Corsica anticipano l’indole di questa isola francese - divisa in due dipartimenti amministrativi, Haute-Corse e Corse-du-Sud – con sorprendenti paesaggi naturali dai forti contrasti anche cromatici, una sciarada di colori che dal rosso dei calanchi sfuma nel rosa della sabbia sino a diventare uno sbuffo di cipria. E poi il bianco delle scogliere, o ancora il vivace verde della vegetazione o il turchese del mare: la Corsica vanta oltre mille chilometri di litorale, piuttosto frastagliato sul versante occidentale, basso e uniforme su quello orientale. Un’incredibile attrattiva che si esprime con scenari diversi, e il più vicino all’Italia - con calette selvagge – è la penisola di Cap Corse, che come un indice puntato su Genova – in virtù della sua curiosa forma di “dito” - si allunga a nord di Bastia, località da sempre votata al mare al quale ha dedicato un museo.
Mare da vivere in prima persona, invece, nelle onde che prospettano le numerosissime spiagge della Corsica, c’è solo l’imbarazzo della scelta. Si può iniziare, magari, da quelle nell’estremo sud e sud-ovest: da Bonifacio a Propriano, con la spiaggia di Roccapina, tappeto di sabbia rosa con un gigantesco leone di granito e, appena oltre il crinale del leone, l’infinita spiaggia di Erbaju, due chilometri di sabbia e di dune color miele. Spettacolare è la riserva Domaine de la Vallée, una dozzina di costa solitaria scandita da minuscole cale, così come tutt’intorno a Tizzano, con la spiaggia di Tralicetu e la spiaggia di Tivella con la roccia della tartaruga, la “spiaggia d’argento” di Cala Barbaria, poi l’insenatura di Porto-Pollo, villaggio di pescatori molto frequentato dai sub, l’infinita baia di Cupabia, le calette della riserva naturale di Campomoro-Senetosa, un susseguirsi di insenature. Pit stop obbligato è Sartène, nell’entroterra.
Dopo Ajaccio, affacciata sull’omonimo golfo, città natale di Napoleone e capoluogo dell’isola, inizia la “costa delle scogliere”, profumata di macchia mediterranea, un percorso che parte da Cargèse e arriva a Calvi, risalendo la costa occidentale dell’isola. A sud della cittadina di Porto, nel comune di Piana, svettano sul cobalto del mare e per 400 metri di altezza i Calanchi di Piana, patrimonio dell’Unesco dal 1983. Spettacolare è la Riserva naturale di Scandola, con la splendida Punta Palazzo seguita dalla Baia d’Elbo e da Girolata, poche case su un promontorio e intorno alla baia. Da non perdere anche la spiaggia di Gratelle, quella di Caspio e la baia di Porto.
E poi Calvi, la località più elegante della costa nord occidentale, con la sua marina affollata di yacht e, verso nord, la spiaggia della Saleccia, un chilometro di sabbia candida che negli anni Sessanta è stata scenario de “Il giorno più lungo”. Se La Saleccia ha mantenuto il fascino selvaggio con tanto di frustate di Mistral, il borgo marinaro di Saint-Florent è una delle località più turistiche della Corsica. Non è finita qui.
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Nel versante orientale dell’isola ecco la spiaggia di Aleria, poi dirigendosi verso sud si arriva alla sabbia dorata della spiaggia di Solenzara, attorniata da eucalipti, e ancora sabbia si trova all’interno del golfo di Pinarellu, con il mare color turchese. Si giunge a una fra le più famose spiagge della Corsica, la Palombaggia, una mezzaluna di sabbia bianca lambita da un mare cristallino Sfizioso è Porto Vecchio e interessante è la spiaggia di Santa Giulia, “la spiaggia più sportiva” – sabbia bianca cinta da pini - in quanto è attrezzata per praticare un’infinità di sport dedicati a Nettuno. Più piccola ma di Santa Giulia, e straordinariamente bella, infine, è la spiaggia della Rondinara.
Luciana Francesca Rebonato
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