Area Naturale Marina Protetta Capo Carbonara

Scritto da Aurelio Lentini. Postato in AREE MARINE PROTETTE

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L’Area Marina Protetta di Capo Carbonara si trova nel versante sud-orientale della Sardegna, proiettata sul mar Tirreno. Essa comprende la fascia costiera e marina che va da Capo Boi, a ovest, a Punta Purceddu, a est,  la piccola isola dei Cavoli e l’isola di Serpentara. Capo Carbonara è il nome dato alla punta estrema sud-orientale della Sardegna proprio di fronte alll’isola dei Cavoli.


La riserva è suddivisa in tre zone: una di riserva integrale che interessa le aree della Secca di Santa Caterina, un triangolo di mare antistante Porto Sa Ruxi, l’area circostante gli scogli dell’isola dei Cavoli e la parte nord-orientale dell’isola della Serpentara; una di riserva generale che comprende un vasto tratto di mare tra Capo Boi e Porto Sa Ruxi, l’area circostante la Secca di Santa Caterina, il tratto di mare tra Capo Carbonara e l’isola dei Cavoli, la secca dei Berni, il tratto di costa a est di Punta Purceddu e l’intera isola della Serpentara; una di riserva parziale che comprende l’intera area marina tra Capo Boi e Punta Purceddu.
Le spiagge e le coste di Capo Carbonara sono uno spettacolo dalla bellezza indefinibile: dalle scogliere a picco sul mare della Serpentara alla sabbia finissima delle Dune Timiama la natura in questo luogo saprà davvero incantarvi.
I fondali dell’area marina protetta di Capo Carbonara ospitano una grandissima varietà di specie ittiche mediterranee nascoste nelle praterie di posidonia o fra le grotte e le franate granitiche che danno a questo mare un fascino indiscutibile.
Una delle caratteristiche più interessanti della riserva sono i numerosi relitti affondati nei fondali a causa delle forti mareggiate invernali e del gran numero di secche presenti nella zona, dalla Secca dei Berni, dove giace una galera romana, a quella di Punta Molentis dove potrete ammirare i resti di un veliero spagnolo, senza dimenticarvi di dare un’occhiata anche alle altre: Secca di Libeccio, Isola dei Cavoli, Secca di Santa Caterina e l’area circostante Capo Carbonara.


Aurelio Lentini
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