Area Marina Protetta Penisola del Sinis - Isola Mal di Ventre
L'Area Marina Protetta Penisola del Sinis - Isola Mal di Ventre è stata istituita nel 1997 al fine di tutelare il patrimonio naturalistico del territorio marino compreso tra l’isola di Mal di Ventre e lo Scoglio del Catalano. A sud la riserva si estende fino alla penisola del Sinis dove le spiagge lasciano il posto a scogliere e falesie sempre più imponenti fino a raggiungere Capo Mannu.
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L’Area non ha un’importanza solo naturalistica: da ricerche e ritrovamenti fossili, infatti, si evince che il territorio del Sinis fu abitato già dal Neolitico e fu interessato in seguito da dominazioni fenicie, cartaginesi, romane, saracene e spagnole.
La riserva è suddivisa in tre zone: una di riserva integrale con divieto di balneazione che comprende la parte nord-occidentale dell’isola di Mal di Ventre e lo Scoglio del Catalano; una di riserva generale che comprende il versante nord-occidentale e sud-occidentale dell’isola di Mal Ventre e la fascia costiera di Capo San Marco limitrofa alla Torre di Seu; una di riserva parziale che comprende l’intero quadrilatero compreso tra il canale Bau Mannu, lo Scoglio del Catalano, l’isola di Mal di Ventre e la costa corrispondente.
I fondali e le coste dell’Area Marina Protetta di Sinis-Mal di Ventre sono a tratti rocciosi e a tratti sabbiosi: dalle imponenti falesie di Capo San Marco, alte una cinquantina di metri, la costa digrada dolcemente alle spiagge di Mari Ermi.
Le isole di Mal di Ventre e dello Scoglio del Catalano, l’una granitica e l’altra basaltica, sono habitat naturale di numerose specie animali e vegetali mediterranee. Lo scenario offerto da entrambe è senza dubbio mozzafiato, sia per quanto riguarda i fondali sia per quanto concerne le terre emerse.
Fra i punti di maggiore interesse, oltre le isole, si segnalano le rovine dell’antica città di Tharros, nei pressi di Capo San Marco; il museo archeologico di Cabras; il tempio ipogeico di San Salvatore; la chiesa in arenaria di San Giovanni.
Aurelio Lentini
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