Lipari - Messina - Sicilia
Lipari: nata dal fuoco, dolce come il miele
Come gemma caduta dalla mano d’un gigante, Lipari fronteggia la costa settentrionale della Sicilia, nel mar Tirreno, formando, con le “sorelle” minori Alicudi, Filicudi, Vulcano, Salina, Panarea e Stromboli, l’arcipelago delle isole Eolie.
La sensazione che si prova su una piccola isola, magari guardando tutt’intorno a sé dal punto più alto, nel mare sconfinato che accompagna lo sguardo verso un orizzonte infinito, è magica. Chiudere gli occhi, il vento sul viso, il sole sulla pelle nuda, e poi riaprirli e perdersi nell’azzurro vi darà le vertigini, e il senso profondo del Creato. Approdiamo a Lipari, dunque, a Sottomonastero, il porto da cui si dipanano le strade verso il centro. Partiamo da Via Vittorio Emanuele, “il corso”, e proseguiamo lungo il quadrilatero dello shopping, Via Garibaldi, Via XXIV Maggio, Via Roma. La vita pulsante dell’isola vi catturerà, i profumi, l’arte che connota ogni angolo… dalle facciate decorate con effetti di trompe l’oeil al fucsia delle bouganvillee sul bianco dei muri, ogni cosa vi illuminerà il cammino. Da Piazza Sant’Onofrio percorriamo la salita di San Giuseppe, verso la Chiesa delle Anime del Purgatorio, nella Baia di Marina Corta. Poi, dalla Baia di Marina Lunga, da Sottomonastero a Canneto, seguiamo la spiaggia, fermandoci magari per una cenetta “a ripa di mare”.
Da Canneto arriviamo alla Spiagge Bianche, per la pomice che le ricopre come neve bianca. Lungo la strada da Porticello a Quattropani giungiamo ad Acquacalda, dalla cui spiaggia si gode la vista migliore sull’isola di Salina. Da Quattropani a Pianoconte, dopo aver ammirato la Chiesa Vecchia che si staglia bianca sull’azzurro del mare, deviando a destra sulla strada raggiungeremo Caolino, con le cave abbandonate. Lasciata Pianoconte, proseguiamo per le Terme di San Calogero, e da qui, a piedi, giungiamo a Cala Fico, con vista sui Faraglioni.
Se ancora non avete lasciato il cuore lungo il percorso, attenti perché qui il rischio è alto! Non che lo sia da meno, in verità, al belvedere di Quattrocchi, che domina lo stretto fra Lipari e Vulcano. Se arrivate al tramonto, temo non avrete scampo, vi perderete lì dove il sole incendia lentamente le acque. Ma Lipari vi riserverà altri scorci, come il belvedere di Forgia Vecchia, da cui ammirare la parte orientale dell’isola, o l’Osservatorio, denominato anche Semaforo, di fronte a Vulcano. Una visita la merita poi il Museo Luigi Bernabò Brea, sulla Rocca. Lasciare l’isola senza gustarne i prodotti sarà impossibile. Lungo le vie del centro, nei ristoranti caratteristici, nei locali specializzati in street food, il vostro appetito troverà giusta ragione. Devo magnificarvi gli arancini, o meglio, le arancine come dicono qui? Superfluo, vero? Vi parlerò dei dolci, magari, i nacatuli, le spicchitedde, nomi impronunciabili quasi per fragranti frolle e ripieni speziati, dei capperi dai fiori viola, che troverete in un’insolita veste cioccolatosa, delle verdure che arricchiscono i pesci e le carni, secondo una tradizione culinaria povera ma ricca di sapori. Una puntatina da “Filippino”, storico ristorante, vi solleticherà il palato.
Gli amanti della vita notturna apprezzeranno il Chitarra Bar, dove si poteva incontrare Lucio Dalla, o il Kasbah Cafè, col suo meraviglioso giardino. Melingunis, nata dal miele, era questo l’antico nome di Lipari, forse per il clima o per la dolcezza dei suoi prodotti, non si sa… Quel che è certo è che la sua dolcezza vi ammalierà, come il canto delle sirene con i marinai di omerica memoria. Vi è venuta voglia di passare le vostre prossime vacanze in Sicilia? Già ne state assaporando i sapori pregiati e vi state figurando i suoi colori e le sue spiagge? Se sceglierete le splendide case vacanze in Sicilia di Likibu, lasciate ogni speranza (di tornare a casa!) o voi che qui approdate!
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